28 aprile 2010

Grandi opere



Se invece di grandi e costosissime opere (capital intensive), si ipotizzassero tante piccole opere pubbliche diffuse (labour intensive) tendenti a (1) riqualificare tutto il patrimonio immobiliare esistente sul territorio nazionale, abbattendone i consumi energetici e riconvertendoli alle energie pulite e rinnovabili, e (2) recuperare alla bellezza molti degli angoli del bel paese deturpati da ecomostri o scempi di varia natura, ci sarebbe probabilmente da lavorare, e per parecchi decenni, per tutte le imprese legate all'edilizia.
Inoltre, così facendo, forse invertiremmo la rotta che sta portando l'Italia, il più bel transatlantico da turismo, verso uno di quei cimiteri navali dove vengono lasciati a marcire vecchi gloriosi mercantili e arrugginite petroliere dismesse.