7 marzo 2011

E la sede se ne va

"E’ così si ammaina la bandiera di Andria anche sulla sede della Provincia Bat.
Durante la sconsolante serata di consiglio comunale, solo un manipolo di consiglieri di opposizione è rimasto fino alla fine a ruggire, come il leone simbolo della nostra città, a difesa degli uffici provinciali, attualmente ubicati ad Andria, che fulmineamente sono stati trasferiti a Trani e, ovviamente, a Barletta. In altre epoche, ormai lontane, i politici nostrani si sarebbero dimessi, quale forma di protesta più alta e forte, ma di questi tempi, in cui si è incollati alle rispettive poltrone, si farfugliano motivazioni di ridistribuzione incomprensibili e in alcuni momenti grottesche, ci si saluta e poi si chiude il consiglio e via, come se nulla fosse.

Ci diranno che siamo campanilistici. In verità, sin dall'inizio della nostra avventura, a noi di Andria 5 Stelle non interessava e non interessa il destino della provincia BAT. Ci dispiace solo che si prenda in giro la popolazione andriese, cercando di rifilare alcune sconcertanti giustificazioni, mentre si è capito da subito che il problema, anche collegato al ricorso fatto dal Comune di Barletta e dai suoi comitati di lotta, era ed è solo quello di cercare di placare i nostri ingordi vicini, che tra un po certamente ci porteranno via anche la sede della ASL. La continua ricerca di equilibri politici all’interno della maggioranza (provinciale) prevede che la nostra sede venga usata quale ulteriore “merce di scambio”, uno schiaffo in pieno volto alla nostra città da parte di tutta la maggioranza comunale, che pure presenta elementi rappresentativi dell'assemblea provinciale.
Neanche una voce tentennante, neanche un volto perplesso.

Tutti convinti e sorridenti i consiglieri di maggioranza. Guai ai vinti, disse qualcuno nella storia. Vinta è la città di Andria ed i vincitori hanno tutto il diritto di governare e di fare ciò che ritengono. Quindi Andria cambia, ma come? Cambiando di sede la maggior parte degli uffici provinciali, magari così facendo la felicità di qualche proprietario di immobili privati e di taluni tecnici a Trani e Barletta. Invece in campagna elettorale avevamo sentito il Presidente della Provincia parlare di dislocazione virtuale di tutti gli uffici provinciali tramite collegamento internet, con la possibilità di conferire in videoconferenza direttamente con i dipendenti della Provincia, da parte di qualsiasi cittadino della Bat. Che fine ha fatto questa idea che avrebbe portato a snellire la burocrazia e agevolare tutti i disabili e gli anziani?

E' deprimente osservare che, oltre la notte fonda che questa amministrazione comunale sta regalando ad Andria, degli ex candidati sindaco solo il dr. Porziotta è rimasto fino alla fine dell'ultimo consiglio comunale. In altre occasioni lo abbiamo criticato, quindi non possiamo essere ritenuti di parte. In questa occasione a lui va il nostro plauso. Certamente con lui sindaco di Andria, questa storia sarebbe andata in modo diverso. Grazie anche al solito indomito Ninni Inchingolo ed al combattente Colasuonno, oltre ai rappresentanti di IDV ed Andria 3. Ovviamente, se ci fosse stato il Movimento Cinque Stelle al governo di questa città, o almeno in Consiglio comunale, sarebbe stata battaglia.


Si ricordino, però, tutti i cittadini, tutti i politici, tutti gli osservatori, chi sta mettendo mano allo smantellamento delle opportunità della nostra città e del nostro territorio, si ricordino fra uno, due, cinque anni, chi c'era e ha assistito, chi c'era e ha partecipato, chi c'era e non ha fatto nulla per impedire questo piccolo, ma assai redditizio, gioco politico".