31 maggio 2011

BAT provincia: il libro dei sogni

Spira un buon vento dal Nord, con una tendenza a scendere lo stivale italico, per il MoVimento 5 Stelle, che ormai viene preso in considerazione in tutti i dibattiti politici, pur cercando di sminuire il tutto parlando dei “grillini” o attaccando Beppe Grillo che è senz’altro uno dei cardini del MoVimento, ma non è responsabile di nulla e nemmeno candidato. Beppe Grillo ovviamente è un importante megafono per esprimere e dare sostanza alla rabbia di un numero sempre maggiore di cittadini. Una presenza, quella dei cittadini “incazzati” che va crescendo e che prima o poi, anche da noi, mostrerà il suo lato propositivo, mandando in pensione molti pseudo-politici che oggi ci amministrano e che di certo non hanno come primo pensiero i bisogni della gente comune.

A tal proposito, è evidente in città l’insofferenza dei cittadini che non trovano un aiuto economico o di altro tipo dall’ente comune. Ai cittadini bisognosi spesso viene data come risposta la mancanza di fondi. Risposta che viene utilizzata anche nei confronti dei proponenti di attività imprenditoriali, che potrebbero dare respiro all’economia cittadina e sulla quale il comune dovrebbe un minimo investire.

Invece, mentre nella nostra cara Andria accade questo, non altrettanto avviene nella nostra provincia Bat (ooops… Bt) dove possiamo ammirare diversi splendidi esempi di doppi incarichi, possiamo riscontrare molto fumo e poco, anzi pochissimo arrosto.

Tutto quello che adesso andremo ad elencare conferma quello che diciamo ormai da anni: le province vanno abolite da subito perchè rappresentano un costo inutile, con competenze che possono essere divise tra i comuni e le regioni, ma, mentre in campagna elettorale tutti i partiti sono d’accordo sulla loro abolizione, ad elezioni celebrate non se ne fa nulla anzi, tutti i partiti si candidano alle provinciali (tranne il MoVimento 5 Stelle) per poter dare poltrone, pagate da noi, ai propri “affiliati”.

Leggendo il libro dei sogni della Bat, versione 2011, del piano triennale delle opere pubbliche vediamo: i lavori dell’allargamento dell’Andria-Trani dovevano iniziare a gennaio 2011, la sistemazione degli impianti di pubblica illuminazione degli svincoli dell’Andria-Canosa (quante interpellanze fatte al nostro sindaco nonché vicepresidente della Bat) e la rotatoria ad una intersezione della Castel del Monte – Minervino a febbraio 2011, l’ammodernamento della Andria-Bisceglie a marzo 2011.

Argomento scuole, sempre dal libro dei sogni provinciale: si prevedeva l’inizio dei lavori al Nuzzi, al Colasanto ed all’Archimede a febbraio 2011, altri lavori, ma tutti importanti, al “Colasanto”, al liceo classico, al “Riccardo Lotti”, all’itis “Jannuzzi” ed ancora al liceo scientifico a marzo 2011.

Vogliamo fare una scommessa sul numero dei lavori effettivamente partiti? E poi qualcuno ci chiede perchè siamo “incazzati” con questa classe politica? Abbiamo un vicepresidente, un assessore e diversi consiglieri provinciali in maggioranza. Ma che fanno?

L’unica opera iniziata e conclusa con estrema velocità è stato il trasferimento degli uffici provinciali da Andria a Barletta e Trani. Avessero almeno applicato la stessa solerzia anche al resto. Se si potesse fare in politica come nel calciomercato, in attesa di amministrazioni guidate veramente dai cittadini (forse MoVimento 5 Stelle?), faremmo addirittura un affare scambiando i nostri rappresentanti con un Maffei di Barletta o un Ventola di Canosa (un esempio per parte per par condicio).

Pur con tutti i loro difetti, e ne sono davvero tanti poiché servirebbe un articolo a parte, almeno questi si muovono per difendere gli interessi delle loro città. I nostri invece fanno sonni beati. Saranno i doppi incarichi che ne rallentano e ne complicano l’operato? Allora ne mantengano solo uno, ma lo svolgano bene.

Andria Cinque Stelle