15 febbraio 2012

Intrecci tra politica e l'università privata Lum? Altra carnevalata


In riferimento all'accordo per l'insediamento della Università privata Lum a Trani, a noi del Movimento Cinque Stelle di Andria ha fatto sorridere l'affermazione del Presidente della Provincia BAT che ha detto: provincia e comuni dovrebbero rinunciare a qualche spettacolo per cofinanziare questo nuovo centro universitario. Non si riferiva certamente ad Andria dove si continuano a consumare soldi pubblici con inaudita impudenza, dietro le "carnevalate di turno". Ma rimaniamo sul tema "universitario".

Sorvoliamo sulla breve durata di pubblicazione del bando per la ricerca di una università a cui ha partecipato un solo soggetto (copione già visto ad Andria per la gara di igiene urbana), sorvoliamo anche sul fatto che tutti i rettori pugliesi si sono detti contrari alla nascita di una nuova università a Trani e concentriamoci un attimo su cos’è la Lum: la Libera Università del Mediterraneo, o Lum, è stata fondata nel 1995 da Giuseppe Degennaro, politico di Bitonto, parlamentare dal 1979 al 2004, anno in cui è deceduto, prima per la Democrazia cristiana e poi per Forza Italia. La carica di rettore è quindi passata al figlio Emanuele detto Lello, anche lui impegnato in politica con il centrodestra. Nel 2005 si candidò alle elezioni suppletive indette per coprire il seggio lasciato dal padre, ma fu sconfitto da Nicola Latorre, dalemiano del Pd. Come al solito gli intrecci della politica sono presenti ovunque ed anche l'Università ne è stata contagiata.

Ritornando poi, sulla scelta del luogo, zona "carcere" a Trani sulla provinciale per Andria, noi del Movimento Cinque Stelle ci chiediamo: in presenza di un finanziamento pubblico, non poteva essere trovato un immobile pubblico da valorizzare, più prestigioso, magari anche con una migliore accessibilità per i futuri studenti? E poi, dato che molti politici sottolineano la necessità di risparmiare sulla locazione degli uffici ASL, possibile che nessuno stavolta dica una parola in proposito? Inoltre, rispetto all'Università di Bari, che rimane per il nostro territorio il riferimento d'eccellenza, nessuno dei nostri ilLUMinati politici si è accorto che quest'anno tutta la formazione post-laurea (alta formazione, perfezionamento ecc) è rimasta al palo per penuria di iscritti? Solo i master, grazie alle borse di studio offerte dalla regione, hanno preso il via. Tutto il resto dell'offerta formativa post-laurea, che fino all'anno scorso ha visto tantissimi partecipanti, quest'anno presenta aule vuote, poichè la crisi ha messo all'angolo non solo i nostri giovani laureati, solitamente disoccupati o inoccupati, ma anche le relative famiglie che in passato hanno sempre "sofferto", ma che quest'anno evidentemente sono "stremate" finanziariamente.

In questo particolare momento storico non c'era la necessità di aprire una nuova università, per giunta privata, con appena due facoltà. Si dovevano utilizzare quei finanziamenti provinciali e comunali, egregio assessore alla cultura del Comune di Andria, concentrato sul carnevale, per cofinanziare la partecipazione dei nostri giovani all'offerta formativa già oggi disponibile.

Ma possiamo attenderci tale grado di sensibilità e di attenzione da questa classe politica? Per rispondere a questa domanda basta osservare lo svolgimento di un consiglio comunale per capire da chi siamo amministrati: ad esempio nell'ultimo, mentre un consigliere parlava del dramma lavorativo di una giovane nostra concittadina lasciata clamorosamente senza lavoro nell'avvio del nuovo servizio di raccolta differenziata o mentre un altro consigliere accennava alla necessità di avere un ufficio della Prefettura e uno sportello della Motorizzazione ad Andria per evitare agli andriesi l'obbligo della trasferta a Barletta e a Bari, la telecamera della emittente che trasmette i lavori consiliari, riprendeva impietosamente sindaco e maggioranza che ironizzavano o sorridevano o leggevano qualcosa o facevano tutt'altro. E costoro dovrebbero risolvere i problemi della nostra città?!

Sembra solo la settima zona in cui si tiene il carnevale quest'anno, "il municipio", altra manifestazione che darà ulteriore lustro al nostro ineffabile e mugnifico assessore alla cultura, mentre stanno arrivando un nuovo aumento della Tarsu e "la mazzata" dell'IMU. A quel punto questa amministrazione comunale "scialaquona" verrà di certo festeggiata dai cittadini andriesi con un inedito carnevale, quello dei forconi!