27 marzo 2012

Perché "Zero Privilegi Puglia" ha già vinto

"Zero Privilegi Puglia" ha già raccolto 5mila firme. Un terzo del necessario. 850 solo ad Andria. Mancano all'appello altre 10mila e il tempo stringe. Rimangono quasi 3 mesi ma i problemi non sono pochi.

Dai fondi scarsi, messi di tasca nostra o donati da altri cittadini, alle divergenze d'opinione. Se poi ci aggiungiamo le elezioni comunali, i movimenti spacciati per "5 stelle" nati all'ultimo secondo per affrontare le amministrative, gli opportunisti, gli sfascisti, i guerrafondai, le menzogne dei partiti e dei politicanti, la difficoltà aumenta. Insomma, solo un ingenuo poteva pensare che unire 19mila km² di cittadini attivi non comportasse dei rischi. Ma al di là di tutto questo e perfino dell'esito della raccolta firme sappiate che "Zero Privilegi Puglia" ha già vinto.

Fossimo stati in Lombardia sarebbero bastate proprio 5mila firme per far approdare il testo in Consiglio regionale. Chissà perché in Puglia ne servono il triplo e chissà come mai il partito dello Smemorato di Terlizzi, al potere della regione più bella d'Italia da 2 anni e 12mila euro al mese (all'inizio erano 14mila, più del lombardo Formigoni. Poi la rete se n'è accorta e sono spariti 2mila euro dagli assegni mensili), non ha mai modificato la normativa. Ma non ci avevano stressato in campagna elettorale con le fabbriche di consenso per la «Puglia migliore»? A giudicare dalla qualità dell'operato del leader 53enne di Sel e dal livello dei suoi seguaci locali, soprattutto quelli che minacciano querele sui social network, cancellano i commenti scomodi, anche i propri e fanno figuracce cercando goffamente il pelo nell'uovo di "Zero Privilegi Puglia", io parlerei di «Puglia più meglio», al posto di «migliore». Così, giusto per capire con chi abbiamo a che fare.

Ed è proprio contro questi signorotti che vivono sulle spalle dei rimborsi elettorali, cioè sulle spalle di 60 milioni di italiani, che "Zero Privilegi Puglia" e tutte le persone che l'hanno firmata hanno già vinto. Hanno dato prova della voglia di cambiare, di non credere alle fregnacce dei partiti e alle poesie dei politici attaccati alla potrone, di non volersi rassegnare al sistema corrotto che gestisce la loro terra, di voler partecipare all'amministrazione del bene comune, di volere una politica più onesta. Queste persone, questi cittadini, valgono più di ogni finanziamento, donazione, vincita al lotto, tangente o mazzetta fregata dalla cassa aziendale. Sono il vero motore del Movimento 5 Stelle, la dimostrazione che «cittadini e basta» possono davvero trasformare questo Paese.

Lo confesso, sono un inguaribile ottimista. Forse è colpa della passione per i fumetti dei supereroi, dove il buono, anche se pestato a sangue, privato dei sui poteri, senza risorse e in fin di vita, trova sempre il modo per sconfiggere il cattivo. E se Lanterna Verde ha ragione quando dice che «la volontà è la forza più potente dell'universo», allora è proprio vero che la volontà di "Zero Privilegi Puglia" e del Movimento 5 Stelle di mandare a casa la Casta ha già vinto. Non 1, non 10 e nemmeno 100, ma 5mila volte.

Grazie a chi ha firmato e a chi firmerà. Un grazie anche agli stessi politicanti che puntiamo ad eliminare, sarà una soddisfazione indescrivibile vederli cadere. Come dice Beppe Grillo, «una risata li seppellirà» e a ridere sui corrotti saranno gli onesti. Cittadini. E basta.