15 aprile 2012

Andria, Giorgino approva il "nuovo" centro commerciale: eredità scomoda per le prossime amministrazioni

Ok, ci siamo. Stavolta è ufficiale: la fine è vicina. Il mondo dell'amministrazione Giorgino (Pdl) sta per terminare. Abbiamo le prove ma no, non c'entrano nulla i debiti del Comune, il rischio commissariamento, gli affidamenti diretti, le risse dei pugili assessori, i nuovi aumenti tarsu e l'imu incombente. È roba estremamente più seria: elezioni politiche 2013 e costruzione di un nuovo centro commerciale.

C'è il serio rischio che il Parlamento italiano veda accomodarsi sulle sue poltrone l'attuale primo cittadino di Andria. Probabilmente sotto l'ala centrale di Casini (Udc) data la credibilità attuale del Pdl e dello stallone di Arcore. Bye bye Giorgino, si torna alle urne nella città dell'olio e delle magie del mago George che ormai non regala più profezie da ciarlatano ma pericolosissime "timerogn", rogne ad orologeria pronte ad esplodere tra le mani della prossima amministrazione del Comune di Andria.

È il caso del progetto del "nuovo" centro commerciale in via Bisceglie, documentato dalla delibera 93 del 30 marzo 2012, che in realtà risale al 2005 dell'amministrazione Caldarone bis (centrosinistra) e che di nuovo ha quasi niente tranne il fatto di essere, sulla carta, un «parcheggio multipiano con annesse strutture commerciali». In pratica, non potendo costruire il centro commerciale con annesso parcheggio costruiscono il parcheggio con annesso centro commerciale. Furbi vero?

Come se non bastasse, hanno previsto un allargamento dell'Andria-Bisceglie lungo i 4mila metri quadri dell'area interessata, una piscina semiolimpionica scoperta ma copribile, navette per collegarla alla «Zona centro» della città, un parco giochi per bambini, un anfiteatro da 700 posti e un «contenitore espositivo-fieristico» di 500 metri quadri, uno «spazio espositivo dei prodotti alimentari ed artigianali tipici». Mozzarelle, taralli, fiaschi di vino e bottiglie d'olio locali (si spera) avranno quindi una vetrina in più, a pochi passi da uno dei tratti stradali più pericolosi della provincia.

Finita nel dimenticatoio per 7 anni, ecco che la genialata di realizzare 230mila metri quadri di insensatezza e cemento spunta fuori e viene approvata quando ormai la Costa del comandante George Schettino è già più che inclinata e la crociera della sua ciurmaglia è già finita da un pezzo. In pratica, stanno abbandonano la nave non con i conti in ordine ma piazzando qua e la esplosivi rognosi per i capitani coraggiosi di domani. Le "timerogn", appunto.

E tutto questo accade mentre aumentano i pasti caldi della casa accoglienza, il potere d'acquisto sprofonda vertiginosamente e il centro commerciale già esistente è costretto a chiudere sempre più saracinesche dei negozi al suo interno. Ok, manca ancora il via libera della Regione e sono previsti 3 anni per la realizzazione del parcheggio commerciale, ma siamo sicuri che si tratti di «opere pubbliche di interesse pubblico» e che, soprattutto, gli andriesi avranno così tanti soldi da spendere da averne davvero bisogno? Trovatela voi una risposta.

«This is the end, my friend» cantavano i Doors. Ci siamo dunque, può partire il countdown.