2 aprile 2012

Andria, raccolte 1000 firme per "Zero Privilegi Puglia". Banchetti M5S fino a luglio

Roba da far invidia perfino a Garibaldi. In sole 5 giornate, il Movimento 5 Stelle Andria ha raccolto 1000 firme per "Zero Privilegi Puglia", la proposta di legge popolare contro i mega-stipendi della Casta regionale e i costi esorbitanti della sua politica spicciola da quattro soldi. Mentre si conteggiano le 7mila adesioni già raccolte in tutta la regione continua la marcia per raggiungere il traguardo delle 15mila firme necessarie, entro luglio, per far approdare il testo in Consiglio. In Lombardia bastano solo 5mila, chissà perché nella «Puglia più meglio» ne servono il triplo.

"Zero Privilegi Puglia" prevede il dimezzamento dello stipendio di tutti i politici regionali (per intenderci, anche l'ultimo arrivato oggi prende minimo 9mila euro al mese), l'abolizione di vitalizio e liquidazione di fine mandato, la sospensione del trattamento economico per assenteisti e indagati e altro ancora. La forza di questa proposta sta anche nell'entrata in vigore subito dopo l'approvazione. In sostanza, dovesse essere approvata prima che lo Smemorato di Terlizzi lasci la poltrona regionale per provare a fare il salto con le elezioni politiche nazionali, Vendola&Co non la farebbero franca.

Ogni 5 anni si risparmierebbero quei 48 milioni di euro che attualmente vengono spesi solo per i privilegi dei politici accumulando debiti su debiti che danneggiano tutta la più bella regione d'Italia. Per non parlare della recessione che, stando alle parole del minis-tecnico Passera «durerà per tutto l'anno» cioè almeno 2 anni, colpisce tutti i poveracci italiani tranne la Casta. Insomma, dopo il danno (la crisi l'hanno creata loro) la beffa (sacrifici? Tié). Bravi, bis. Peccato che il giochino è destinato a sfasciarsi e lo dimostrano anche le firme dei "mille" andriesi.

Ve la ricordate la campagna meridionale per l'unificazione d'Italia? Per certi versi la storia sembra ripetersi e frasi del passato tornano alla mente più attuali che mai: «Qui si fa l'Italia o si muore!». La leggenda narra che con queste parole Giuseppe Garibaldi bloccò l'ordine di ritirata di Bixio nella battaglia di Calatafimi. Era il 1860, 150 anni dopo bastano piccole modifiche e ci capiamo al volo: «Qui si rifa l'Italia o si muore», cominciando dalla politica. Mandiamo a casa i Bersani e belli, le teste d'asfalto, i Cosini e gli Schifanti e ricostruiamo il Paese più bello del mondo. Cominciando dalle nostre terre, dai comuni, da Andria, Trani, Corato, Molfetta, Nardò, Taranto, Lecce e tante altre.

Ed è proprio da Trani che Beppe Grillo aprirà il nuovo tour elettorale della «carica dei 101», le liste civiche a 5 stelle per le amministrative di quest'anno. Il blogger genovese sarà in piazza della Repubblica, il 9 aprile, alle 16.30 per presentare la lista del Movimento 5 Stelle tranese capeggiato dal candidato portavoce Paolo Nugnes. Una pasquetta fuori dal Comune (di Andria), in tutti i sensi.

Aspettando il camper di Grillo, le uova di Pasqua e la ripresa dei banchetti per "Zero Privilegi Puglia" nella città dell'olio, date un'occhiata ai dettagli della proposta di legge e ai video in basso. Nell'attesa di aggiornare il nostro calendario con le prossima date andriesi della raccolta firme,  ringraziamo "i mille" di Andria con un discorso di Garibaldi alle sue camicie rosse:
«O Mille! in questi tempi di vergognose miserie – giova ricordarvi – l'anima si sente sollevata pensando a voi – rivolta a voi – quando, stanca di contemplar ladri e putridume pensando che non tutti – perché la maggior parte di voi ha seminato l'ossa su tutti i campi di battaglia italiani – non tutti ma bastanti ancora per rappresentare la gloriosa schiera – restante – avanzo superbo ed invidiato – pronto sempre a provare ai boriosi nostri detrattori, che tutti non son traditori e codardi – non tutti spudorati sacerdoti del ventre in questa terra dominatrice e serva!»