13 aprile 2012

Andria, villa comunale: Giorgino si appropria dei lavori iniziati da Zaccaro

Si dice che chi tardi arriva male alloggia ma a volte si vendica e cambia pure l'insegna dell'osteria, come in questo caso. Immaginate la scena: notte fonda, le versioni andriesi di Diabolik ed Eva Kant  riescono a sgattaiolare fuori dagli uffici del palazzo, tutina nera e passamontagna. Arrivano in villa comunale, montano la scala sotto il tabellone e, prima di fuggire a gambe levate, salgono su e rimpiazzano i nomi degli ex sindaco e assessore ai lavori pubblici con gli attuali: Nicola Giorgino e Pierpaolo Matera.



L'amministrazione Giorgino (Pdl) ha fatto aggiornare alcuni dati dimenticando la data di fine lavori (giugno 2011), i costi che nel frattempo sono aumentati di quasi un milione di euro, e le foto (la recinzione non ci sarà). Hanno modificato solo i nomi dell'ex-sindaco e del suo vice sostituendoli con quelli degli attuali amministratori.

In pratica, dando uno sguardo adesso al tabellone, non conoscendo i retroscena, viene da pensare che i nuovi lavori siano opera del «Cambiare, cambia, cambiamo». Ma non era roba dell'amministrazione Zaccaro? Certo, e lo dimostra la data d'inizio lavori, 15 febbraio 2010, più di un mese prima dell'insediamento dell'attuale amministrazione.

Ci risiamo dunque, Giorgino&Co. si attribuiscono paternità di progetti che però non gli appartengono. Film già visto. Come i nuovi lavori a San Valentino, che, guarda caso, fa rima proprio con Giorgino. Non Nicola, Mario.



Chi è? È il «direttore tecnico di cantiere» dei lavori in corso nel quartiere periferico, ma forse è qualcosa di più. Altrimenti non avrebbe senso coprire con dell'adesivo giallo (di quelli che si trovano solo in qualche squallido laboratorio sotterraneo a nero) il nome sul cartellone proprio davanti alle telecamere e toglierlo appena il carrozzone televisivo ha levato le tende.

Poi, qualche giorno dopo, ricoprire ancora una volta il nome dell'innominabile con della vernice rossa stile anarco-insurrezionalista.



Chissà poi quante mirabolanti magagne aspettano di essere portate all'attenzione dell'opinione pubblica che, sarà pure disinformata, ma quando qualcuno le cose gliele dice, smette di farsi prendere in giro e s'incazza. Un po' come Zaccaro quando si accorgerà che gli hanno fregato i lavori della villa comunale. A proposito, come mai all'ex-sindaco nessuno ha ancora risposto alla sua proposta di un incontro pubblico con l'amministrazione Giorgino? Mistero. Mica tanto.