16 maggio 2012

Crisi, fuggire all'estero? No, restiamo e cambiamo l'Italia

La soluzione è a portata di mano, basterebbe un curriculum, un titolo di studio e un po' di esperienza. Eppure rimaniamo qui, a combattere, ad incazzarci, a sperare, a osservare e a scontrarci, talvolta con chi invece ha perso la speranza e non gli rimane nulla da perdere, tanto chi se ne frega.

Quello che spinge noi a rimanere qui ad Andria è l'amore per la nostra terra. Siamo professionisti e studenti, avvocati, ingegneri, neo laureati, infermieri, grafici. Personale specializzato che ricopre moltissimi ambiti.

Potremmo scegliere la via più semplice e decidere di andarcene ma non lo facciamo. Viviamo con la consapevolezza che la pensione forse non la vedremo mai e che le tasse ci schiacceranno sempre più fino allo stremo e spesso ci ritroviamo a combattere coi nostri stessi parenti o i genitori, per difendere le nostre scelte.

Subiamo quella grettezza dei molti che ci dicono che tutto ciò non servirà a niente, che non si cambierà mai, che tanto «ad Andria è così» quasi vivessimo in un'isola fuori dal mondo. Rimaniamo intrappolati e complici di questo modo di vivere. Sappiamo che è sbagliato, ma a che serve non fare nulla per cambiare?

Il vento però sta cambiando. Stiamo notando che la gente ricomincia a trovare un po' di fiducia, crede in qualcosa, crede in noi.

Il MoVimento 5 Stelle crede nei suoi attivisti e crede nelle istituzioni. Crede nell'Italia che come una fenice può risorgere dalle ceneri della politica corrotta e dal governo delle banche. Ci dà la forza di rimanere aggrappati qui, alle nostre origini. Sappiamo bene che non è la scelta più facile ma quella più eccitante: cambiare questa cultura.

Alla fine ci riusciremo. Restando in Italia, restando ad Andria.