2 maggio 2012

Quando avremo un 1° maggio migliore?

Una disoccupazione giovanile così (36%) non si vedeva dal 2004, una recessione così dal 2° dopoguerra. Banchieri al potere, affaristi al governo, piduisti in televisione. In questi giorni di sacrifici (solo nostri), suicidi (anche) e sputi in faccia alla povera gente (sempre noi), cosa avrà mai il Belpaese da festeggiare?

Il lavoro è ormai un'utopia. Chi non ce l'ha pagherebbe per averlo, chi ce l'ha venderebbe sua madre pur di non perderlo. È diventato un lusso, un bene da contendersi. Il professionista scavalca l'impiegato, il laureato beffeggia il diplomato, il figlio di papà usa i soldi del partito per mobbizzare l'autista. È scontro sociale tra poveri. Uno contro l'altro, zappa contro zappa sotto gli applausi del privato pagante. Colpa del governo, sì, ma chi ci governa?

Una volta c'erano le ideologie, poi si disse che la modernità le avrebbe spazzate via mettendo al centro la razionalità. Sarà, ma cosa c'è di razionale in ciò che stiamo vivendo? La finanza usa la politica per i suoi sporchi affari, i parlamentari vengono eletti dai loro capi di partito, l'operaio si fa assumere dalla mafia così guadagna di più. Il governo del Paese non ha più un volto, un nome, una faccia da culo. È addirittura peggio di quando c'era il Nano.

Come uscire da questo limbo fratricida? Una soluzione è rimasta: il voto. I tecnocrati massoni e i politici mafiosi ignorano il fatto che il MoVimento dei cittadini stia marciando prepotentemente su Roma. Poi però alla minima cacchiata scagliano contro l'impossibile. Il piduista Cicchito (Pdl) che da del «mafioso» a Grillo è qualcosa di indescrivibile.

Ricordiamoci di questa gente quando la rivoluzione (già iniziata) entrerà nel vivo grazie all'appoggio di un numero sempre maggiore di cittadini a 5 stelle. Allora sì che i sacrifici serviranno davvero al bene di tutti, a costruire scuole invece di cacciabombardieri. Serviranno a dare lavoro a chi ne ha diritto, cioè tutti. Lavoro, dignità e identità. Allora sì che sarà un 1° maggio migliore.