14 maggio 2012

Suicidi, nell'abisso della crisi


È iniziato il tango delle responsabilità: chi sta portando al suicidio gli italiani? La Puglia attualmente è la seconda regione per numero di suicidi, quasi 10 in un anno dovuti alla crisi. Il numero non è in aumento come vogliono far credere i mass media ma la situazione resta comunque allarmante: non si tratta solo di dipendenti di aziende, ma anche imprenditori.

Ogni forza politica addita la sua avversaria cercando di liberarsi dalle proprie colpe. Le stesse facce da bip che hanno governato insieme per anni causando l’attuale crisi economica, che preferiscono starsene seduti nelle aule di governo a discutere del nulla piuttosto che scendere nelle strade a parlare e conoscere le esigenze della gente.

Prendono vitalizi e stipendi stratosferici sperperando soldi in opere inutili come il tav, che molti politici ancora non conoscono, o per l’acquisto di cacciabombardieri F35. In campagna elettorale fanno buon viso a cattivo gioco riempendosi la bocca di belle parole e magari dopo il comizio fanno tutt’altro . Un esemio: i loro manifesti abusivi pagati con i nostri soldi.

Parlano di welfare e di sacrifici mentre c’è chi perde il lavoro, chi non riesce ad arrivare alla fine del mese, chi affolla i centri sociali e chi, privo di qualsiasi sostegno morale ed economico , si toglie la vita. Ma la colpa non è solo dei partiti .

Dovremmo sentirci tutti, nessuno escluso, un po' responsabili di queste stragi per ogni nostro «chi se ne frega» di quello che c'è attorno o per la nostra inerzia di fronte alle decisioni che vengono prese sul nostro futuro. Lasciamo che un pezzo d'Italia affondi e con esso anche queste persone che si sono ritrovate sole perdendo ogni briciolo di speranza.

Così facendo, stiamo legittimando ogni comportamento criminale delle istituzioni. Volendo fare un paragone con la giustizia, se un operaio ruba e provoca un danno all’azienda viene licenziato dal dirigente. Se i partiti per anni commettono reati ai danni dello Stato e portano al suicidio gente disperata chi, e soprattutto come, renderà loro giustizia? In questo caso gli operai dovremmo essere noi e l’Italia la nostra azienda, la nostra casa, la nostra vita. Tutto questo non ci basta per mandarli a casa?

Il MoVimento 5 Stelle lavora da anni per cercare di scuotere le coscienze e ha già eletto alcuni consiglieri in regioni importanti come l’Emilia Romagna e il Piemonte. Anche il primo sindaco a 5 Stelle a Sarego. Una rete di persone che pratica una politica democratica dal basso, un servizio civile attivo che richiede competenze e capacità di tutti i cittadini impegnati a migliorare la propria città, tenendo sempre bene a mente quelli che sono i principi fondamentali, ovvero: trasparenza, legalità, giustizia sociale.

Non dimentichiamoci che il diritto a una vita dignitosa viene tutelato dalla Costituzione e deve essere garantito a chiunque, senza distinzioni. Non lasciamo sola questa gente e riprendiamoci il nostro futuro.