2 giugno 2012

Buon 2 giugno, festa dei cittadini

Buon 2 giugno al popolo, alla sovranità più o meno esercitata, ai limiti della Costituzione, ai legislatori ad personam, ai parlamentari nominati e agli eletti da non si è capito ancora chi.

Ai precari, agli insegnanti, agli studenti, agli stagisti, agli esodati, ai pensionati, ai pendolari, ai mobbizzati, agli immigrati, agli sfruttati, ai lavoratori in nero. Ai nomadi, ai reclusi, ai fornai, ai meccanici, ai fruttivendoli, ai medici, agli artigiani, ai filosofi, ai tecnici, agli stallieri, agli stalloni, ai giornalisti, ai servi.

Ai terremotati, ai disagiati, ai senza tetto, alle mamme, ai nonni, agli zii, agli amici, agli estranei, agli sconosciuti. Ai laureati, agli analfabeti, ai disoccupati, ai malavitosi, agli omertosi, agli indagati, ai concussi, ai collaboratori di giustizia, ai pm, ai giudici, agli avvocati, ai soldati, ai malviventi. A mio padre, a mia madre, al salumiere, al giornalaio, al macellaio, al fioraio, al postino, al dentista, agli spazzini, ai vigili, ai poliziotti, ai pompieri.

Alle persone comuni, vere. Ai cittadini, agli italiani.

Il 2 giugno non è la festa del Governo ma dello Stato. Non è la festa del Parlamento ma della Repubblica. Non è la festa dei partiti ma della democrazia. Non è la festa dei politici ma dei cittadini.




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