7 giugno 2012

San Valentino, stiamo arrivando

Vivo da più di vent'anni a San Valentino, quartiere periferico di Andria. Luoghi comuni a parte, mi piace la periferia. Dal balcone di casa mia si vede tutta la città e dal terrazzo anche il Castel Del Monte. Una vista così se la sognano in centro.

San Valentino è collegato al resto della città da due sole strade ed è separato da un'unica grande fascia di terra, che qui chiamiamo «l'orto», quasi come fosse un castello con due ponti levatoi e il fosso dei coccodrilli tra le mura e il villaggio. Ci ho passato l'infanzia in questo quartiere e ne vado fiero.

In tutti questi anni non ho mai visto una manifestazione, un corteo, una sfilata delle istituzioni per la legalità, un megafono acceso, una bandierina. Niente, solo processioni religiose, testimoni di Geova e inaugurazioni fasulle. A parte loro, nessuno viene a trovare le persone di San Valentino.

Sotto elezioni però cambia tutto. I citofoni suonano, le cassette delle lettere si riempiono, i muri si abbelliscono, le strade si insozzano e i portafogli ingrassano. Poi torna la solitudine. Dove vanno tutti? A rintanarsi nei covi bui da cui provengono.

Un quartiere che si sente frazione, quasi una città a parte. Quando dobbiamo andare in centro non diciamo «vado in centro» ma «vado ad Andria». Ora ci sono i lavori, con tanto di ritardi e coperture crollate. Qui il sindaco non lo conosce nessuno, figuriamoci gli assessori. Vale anche per i precedenti.

San Valentino è un quartiere abbandonato da istituzioni, partiti, movimenti, associazioni, comitati e compagnia bella. Non dal MoVimento 5 Stelle.

Abbiamo deciso, dato il bel tempo, di tenere le nostre assemblee pubbliche in giro per la città spostandoci di quartiere in quartiere. Domani sera alle 20:30 toccherà a piazza Santa Maria Vetere poi, la prossima settimana, a San Valentino. Qui piazze non ce ne sono ma troveremo comunque un posto utile. Non facciamo comizi.

Nelle nostre assemblee si discute del MoVimento, delle iniziative da realizzare, dei nostri successi, dei nostri problemi, di ciò che accade in città, dei problemi dei quartieri ed altro ancora. Chiunque può sedersi con noi e proporre argomenti di cui discutere, non ci sono tessere, non siamo un partito.

Saremo lì per parlare e magari far conoscere meglio il MoVimento a chi è interessato. In periferia, in centro, ovunque ci siano cittadini. Dove i politicanti hanno paura a metterci la faccia noi faremo il nostro dovere anche nelle zone più "temute" della città. Stiamo arrivando.


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