21 settembre 2012

"Barbari trasversali" dell'urbanistica

A volte la rete, nel caso specifico “facebook”, consente di avere scambi di opinioni veramente interessanti, come quello che abbiamo avuto con il nostro assessore all’urbanistica Di Noia, che si è gentilmente intrattenuto a parlare per qualche minuto della nuova urbanistica cittadina. È ovvio che le posizioni tra il Movimento 5 Stelle e l’amministrazione comunale divergono su questo, come su tanti altri argomenti di gestione della cosa pubblica ma il colloquio “virtuale” è stato estremamente interessante.

Il nostro assessore, dopo aver affermato che Andria è stata razziata e sfregiata dai
barbari che l’hanno amministrata negli ultimi anni, ha scritto quella che per noi è la “frase magica” e cioè che “i barbari non hanno colore politico, sono trasversali”. Noi, in questo, siamo perfettamente d’accordo con l’assessore! Del resto la nostra esistenza è determinata proprio dalla necessità di tentare di “spazzare via” (politicamente) questi “barbari trasversali”.

Noi ci attendiamo dal nostro assessore all’urbanistica, senza troppi tecnicismi e linguaggio politichese, che applichi quello che noi andiamo da sempre chiedendo e che costituirebbe la fine di ogni trasversalismo: bloccare ulteriori cementificazioni, tranne i diritti acquisiti, e concentrarsi su alcune zone della città già edificate ma che andrebbero recuperate ricostruendo o ristrutturando con le più avanzate tecnologie edilizie ed ambientali disponibili.

Così facendo il nostro assessore passerebbe alla storia, e noi finiremmo di ricordargli che mentre i barbari amministravano razziando negli ultimi anni, egli era consulente fisso e pagato di quei barbari; finiremmo di evidenziargli che le denunce che egli afferma di aver fatto in quegli stessi anni non hanno prodotto una sola indagine su di un barbaro-amministratore o un barbaro-dirigente con cui egli collaborava; finiremmo di chiedergli perché ora si insiste nel voler fare una variante al vecchio piano regolatore secondo vecchie normative, invece di farne uno nuovo con le regole più recenti; finiremmo di fargli notare che il piano regolatore esistente è già abbondante per quelle che sono le necessità della città, con una marea di abitazioni vuote, per cui sarebbe inutile espandersi su Via Corato piuttosto che su Via Canosa. 

Certo, è “strano” che l’unica decisione urbanistica importante, cioè la collocazione dell’impianto di compostaggio, il nostro assessore, sempre così rapido con varianti e simili, non l’abbia ancora indicata. Eppure il nostro Sindaco ha avuto l’incarico dalla Regione, più di un anno fa, di trovare una collocazione, che la logica individuerebbe affianco alla discarica di Andria (come a noi piacerebbe) o, al limite, accanto a quella di Trani. Questa scelta urbanistica, avendo già contezza della partenza del nostro porta a porta con la produzione di tanto rifiuto organico, ci avrebbe dotato di una impiantistica palesemente necessaria che avrebbe prodotto posti di lavoro e un risparmio sul costo che invece adesso sopportiamo appieno per conferire il nostro organico differenziato al di fuori della nostra provincia, con relativa felicità “finanziaria” dell’impianto privato ricevente. 

Se e quando questa vostra decisione arriverà, speriamo non ve ne uscirete con qualche altra “stranezza”, tipo, collocare l’impianto lontano dalle due discariche di bacino, con ovvio aggravio dei costi per i cittadini. Ma già, sui rifiuti è stata tutta una “stranezza”, dall’appalto, alle assunzioni, alla frettolosa partenza…. Per un attimo, gentile assessore, abbiamo pensato che la grande “velocità” sulla variante al piano regolatore e la grande “lentezza” sull’individuazione del luogo dove allocare l’impianto di compostaggio siano state entrambe dovute ancora all’influenza dei “barbari trasversali”, ma certamente ci sbagliamo noi.