8 novembre 2013

Cancellieri, il Corvo "cantò", il Ministro non rispose

Il 12 Novembre 2012 il Ministro dell'Interno del governo Monti, Anna Maria Cancellieri dispose l'istituzione di una commissione, affidandole il mandato di procedere ad una verifica amministrativa finalizzata ad accertare la regolarità di alcune procedure di appalto nell'ambito del Ministero dell'Interno, in particolare affidamenti relativi ad opere e contratti pubblici secretati.

Il motivo? Le rivelazioni del Corvo, una fonte anonima della cui attendibilità, molto presto, non si dubita più. Le informazioni riportate, infatti, vennero accertate dal Fatto Quotidiano e successivamente resero necessaria l'istituzione di questa commissione.

Il tema è semplice: vi erano delle irregolarità da accertare nelle gare d'appalto del Ministero. Alla luce delle verifiche effettuate dalla Corte dei Conti e delle conclusioni della Commissione nominata dalla Cancellieri, le rivelazioni del Corvo vengono confermate. Il Ministro Cancellieri, però, non reagì alle conclusioni della commissione da Lei stessa istituita. E' singolare che chi è così solerte nel preoccuparsi delle condizioni di "alcuni" detenuti, sia stato così poco attento alle reiterate violazioni delle regole che hanno compromesso i principi di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione e trasparenza.

Il Movimento 5 Stelle ha proposto il 9 Agosto 2013 un'interrogazione a risposta scritta sul tema, a cui finora non è seguita alcuna reazione da parte del Ministero, oggi responsabilità di Angelino Alfano. Vogliamo sapere quali misure sono state adottate per rendere trasparenti le procedure di appalto e vogliamo ragionare sull'opportunità di ricorrere così frequentemente allasecretazione delle procedure, per evitare che vengano permesse in futuro troppe pericolose deroghe, all'insaputa dei cittadini.

Sono state accertate le responsabilità politiche ed amministrative in capo a coloro i quali hanno ripetutamente violato le regole?

Ah, poi c'è il caso Giulia Ligresti, ma quello l'abbiamo già chiarito.