23 gennaio 2014

Giorgino bis, bisturi o botulino, Andria non cambia


Potremmo utilizzare mille metafore, di cui si abusa di questi tempi, per descrivere quanto è successo nella nostra città. La verità è che invece quello che dobbiamo fare è elencare una serie di fatti sulla grave crisi politica ha colpito nell'ultimo mese la maggioranza di centro - destra del Comune di Andria. La città si merita una via d'uscita dignitosa. Questo è quello che è successo.


In seguito all'arresto dell'assessore all'ambiente Francesco Lotito e dopo le dimissioni del presidente del consiglio comunale Nino Marmo, la giunta sembrava arrivata ad un punto di non ritorno. Il sindaco era in confusione: prima nominava l'onorevole deputato Benedetto Fucci in sostituzione di Lotito, poi "si vedeva riconsegnare" le deleghe dagli assessori della sua giunta. No, avete ragione, abbiamo detto niente metafore. Allora, andiamo dritti al sodo: il sindaco, compresa la gravità della situazione, chiama a raccolta gli assessori e chiede di riconsegnare le deleghe momentaneamente. Un bel rito da Prima Repubblica

Sì, perché, di regola, le vere dimissioni vanno presentate al segretario generale e non nelle mani del Sindaco, perché possano avere un valore. Passate più di due settimane e quindi con molto ritardo, il sindaco si decide e annuncia una conferenza stampa dove spiega quale sarà il futuro dell'amministrazione.

Il primo cittadino avrebbe tre opzioni: 

1. Dimissioni (più che opportune, una scelta di grande responsabilità) del sindaco
2. Nomina di una giunta tecnica
3. Riconferma della giunta precedente

Secondo voi che scelta hanno fatto?




Tutto "fumo negli occhi", un intervento di chirurgia estetica mal riuscito. Con questa mossa i nostri amministratori sperano di aver sistemato al meglio un gran pasticcio e si augurano di riconquistare la fiducia degli andriesi con una tecnica degna delle migliori seconde linee della Democrazia Cristiana, magari con la speranza di far dimenticare in fretta agli andriesi questa fallimentare esperienza amministrativa.

Dobbiamo tornare subito al voto. C'è un deficit di credibilità che non permette di perdere altro tempo. Come farà questa amministrazione quando i cittadini si troveranno a pagare la tassa sui rifiuti o in generale quando si chiederà loro di sopportare ulteriori sacrifici?

Dove troveranno la credibilità per farlo? Con quale faccia tosta? 

Andria e gli andriesi, meritano di più.