18 febbraio 2014

Andriataglia: Officina San Domenico, gioia e inaugurazione

L'Officina di San Domenico, utilizzata in parte come oratorio per l'omonima Chiesa ormai chiusa da oltre un ventennio, è stato il primo tassello per l'ammodernamento della Città di Andria. In origine, vi è stata la prima centrale elettrica della città che serviva parte del centro urbano storico. Nel 1897, infatti, l'allora direttore dell'Officina Elettrica, Saverio Cicco, poteva annunciare di aver acceso la prima lampada elettrica all'interno della città. Un filo conduttore importante che dopo oltre 100 anni e molti lustri di abbandono di quella zona per lo sviluppo di altre zone, riporta l'attenzione verso l'energia creativa andriese proprio lì dove l'energia si creava. Andriataglia continua!

L'idea è nata nel 2005 dall'amministrazione Zaccaro. Grazie al bando regionale del 2006 di "Bollenti Spiriti" e la rapida partecipazione da parte del Comune di Andria, in due mesi si candida il progetto di riqualificazione urbana per la creazione del Laboratorio e di uno spazio creativo in pieno centro storico: bando vinto e progetto ammesso nel finale del 2006 per un totale di oltre 1.600.000 euro.  

Nel mese di ottobre del 2007 la firma del disciplinare con la Regione Puglia e l'assunzione di co-finanziamento regionale di 660.000 euro, mentre a novembre dello stesso anno il bando di gara per i lavori. Si arriva al 2009 con il primo bando di affidamento della gestione non andato a buon fine e riproposto ad inizio 2012, con l'Amministrazione a guida di Nicola Giorgino (Pdl) dopo uno stop dei lavori dovuto ad alcuni problemi burocratici.

Quali sono stati questi problemi burocratici? L'unica risposta da parte dell'assessore ai lavori pubblici Pierpaolo Matera è stata: 

"L'Amministrazione ha provveduto a dotare il cantiere delle autorizzazioni che si sono rese necessarie a seguito di alcuni rinvenimenti successivi all'inizio dei lavori“.

Cominciati gli scavi sono stati scoperti all'interno dell’edificio massi murari di antica costruzione, il basamento di una colonna e un lastricato di pietra in buono stato di conservazione. Tali rinvenimento trattandosi di immobile vincolato hanno richiesto l’intervento delle Soprintendenze ai Beni Architettonici e Archeologici. L'Amministrazione, ricevuti i pareri delle Soprintendenze, ha celermente disposto la ripresa del cantiere con la posa in opera nella sala polifunzionale di una porzione di pavimento in vetro per consentire la visione dell'antico basolato"

Il bando non va nuovamente a buon fine per la mancanza dei requisiti delle due ditte partecipanti: risultavano infatti violazioni contributive nei confronti dell'Inps, cosa che costringe ad un nuovo bando alla fine del 2012 e all'assegnazione definitiva della gestione a febbraio 2013.

L'assegnazione del bando va al Consorzio "Opus" di Foggia per cinque anni, con una base d'asta di gestione per il primo anno individuata in 123.240 euro oltre gli oneri di imposta, mentre nel 2009 l'importo a base d'asta, da utilizzare per lo start up delle attività nei primi 12 mesi, è di 156.000 euro. Questo è il regolamento di gestione pubblicato sul sito del comune di Andria. 

Il progetto, in termini di restauro e risanamento conservativo, ha comportato la restituzione dell’impianto storico dell’Officina Vecchia a San Domenico alla condizione originaria, reso nuovamente funzionale allo scopo di accogliere un polo culturale all'interno del quale individuare le specifiche destinazioni d’uso in grado di garantire l’offerta di servizi connessi alla gestione.

Progetto fatto, edificio inaugurato e messo in funzione. Questa volta non vogliamo fare polemica con l'amministrazione comunale, ma vogliamo chiedere con garbo ed educazione di pubblicare un primo bilancio circa l'utilizzo della struttura, con le attività effettuate ma anche per capire chi tra maggioranza, opposizioni e associazioni varie, ha usufruito dei tanti eventi gratuiti messi a disposizione dal comune di Andria.