26 febbraio 2014

Andriataglia - Restauro palazzo ducale

Gli interventi strutturali di Palazzo Ducale (già Palazzo Carafa, risalente intorno alla seconda metà del 1500) sono volti a risolvere i principali problemi statici che interessano l’edificio, oltre che all'estensione dei dissesti, la dimensione delle masse strutturali impegnate e la presenza di significativi apparati decorativi. Andriataglia è in agguato.

Il restauro di questa importante struttura storica della città di Andria è stato al centro di un progetto già attuato dalla vecchia amministrazione di centro sinistra, che nel marzo 2006 sottoscrisse la convenzione con il Dipartimento di Architettura ed Urbanistica del Politecnico di Bari per lo “studio di fattibilità del Restauro e Riuso del Palazzo Ducale Carafa di Andria”; la stima dei costi riportata nella relazione del suddetto studio di fattibilità ammontava complessivamente ad Euro 9.440.000,00. Con deliberazione della Giunta Regionale nel 2009 venne poi approvato il programma “Vision 2020”, e successivamente veniva concesso al Comune di Andria un contributo finanziario di € 1.000.000,00 per “Restauro e nuova destinazione funzionale di Palazzo Ducale”, a valere sulle risorse che il programma operativo FESR Puglia 2007-2013 metteva a disposizione dei richiedenti.

Quindi l'amministrazione Giorgino ha avuto solo il compito di dare il via ai lavori (delibera di giunta). Il primo stralcio dei lavori è stato aggiudicato con un costo inferiore a 100mila euro.


(a proposito, l'assessore Pierpaolo Matera nel video parla di 20 milioni di euro: ma non erano 9 per tutto il progetto?)

A meno di un anno dall'inizio dei lavori, il cantiere si ferma e rimane in stallo per mesi. Ci si giustifica, parlando come al solito della crisi, della mancanza di fondi nelle casse del Comune. Sai la novità, storie già sentite. Già nel 2011 prima del consiglio comunale in cui si doveva parlare di bilancio di previsione del 2012 (anno di inizio lavori del palazzo), vennero cancellati dal piano investimenti per la nostra città 36 milioni di euro. Quindi non ci sarebbero stati soldi per il restauro del Palazzo Ducale, per la sistemazione di via Regina Margherita, per l'adeguamento sismico del Tribunale, per la realizzazione della scuola materna nella 167, per il Teatro nell'ex mattatoio, per la manutenzione di tutte le scuole elementari e medie nella città e tanti altri lavori. Una ecatombe.

Potremmo parlare ancora dei debiti della nostra amministrazione (25 milioni di euro fino al 31.12.2012) e di come questo taglio sia la naturale conseguenza dello sforamento dei parametri di indebitamento, ma sarebbe una storia già sentita, già nota da tempo, una situazione in cui Questo taglio fu dovuto allo sforamento dei parametri di indebitamento, una situazione che ha trovato i nostri amministratori impreparati, privi del coraggio necessario per spiegare chiaramente lo stato delle cose davanti al consiglio comunale e alla città.



Intanto ci chiediamo: se la situazione delle casse del comune era precaria, perché si è scelto di far partire il cantiere, incuranti delle restrizioni imposte dal governo nazionale? Forse i soldi utilizzati sono gli stessi che in realtà avevano una destinazione diversa, ad esempio per pagare le cooperative sociali e le scuole paritarie che oggi stanno soffrendo terribilmente e che rischiano di chiudere lasciando la città priva di un servizio importantissimo per tutte le famiglie?

A futura memoria, ecco le parole del sindaco. Noi ci vediamo alla prossima puntata di Andriataglia. Siamo quasi alla fine della nostra rubrica e di questa amministrazione comunale.



“Avevamo un finanziamento che la vecchia amministrazione, aveva candidato con un semplice studio di fattibilità nel 2005. Non appena ci siamo insidiati abbiamo cercato di capire lo stato dell’arte di questa procedura perchè avevamo una diffida da parte della Regione che diceva che se entro il 15 giugno 2010 il cantiere non fosse stato aperto il finanziamento andava perduto. Il finanziamento era quindi compromesso, abbiamo interloquito con la Regione, abbiamo attivato le procedure ed in meno di due anni siamo arrivati ad una progettazione esecutiva del primo stralcio e preliminare di tutto il Palazzo Ducale per poter appunto non perdere il finanziamento”.

"Ringrazio tutta l’amministrazione che sta lavorando per far si che le parole non siano soltanto delle enunciazioni ma che ad esse seguano i fatti”.   

Nicola Giorgino
#vutatlarreit