30 aprile 2014

Le prerogative di un parlamentare



La scorsa settimana è iniziato l'esame in commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati la proposta di legge n. 1761 a mia prima firma. Vi spiego di che si tratta.

Alla base di questa mia proposta ci sono due necessità: la prima, affrontare la questione della macchina burocratica e dell’autonomia, opportuna e fondamentale, dell’apparato amministrativo rispetto a quello politico nei limiti delle reciproche finalità; la seconda, quella di riconoscere, proprio a fronte delle finalità del corpo politico, una attiva legittimazione al parlamentare che nello svolgimento del suo mandato ha l’esigenza di accedere agli atti amministrativi del Governo, in maniera adeguata e efficace.


Come spesso accade, l’atto di sindacato ispettivo è utilizzato fondamentalmente come semplice strumento di marketing politico ed elettorale. Il più delle volte, infatti, i rappresentanti di una opposizione, per lo più compiacente, vi ricorrono così da poter tenere buono il proprio elettorato mostrando di mettere alle corde il governo di turno. Di converso, i rappresentanti della maggioranza scelgono gli atti di sindacato ispettivo per permettere al ministro di turno, afferente al proprio partito o alla propria corrente, di mostrare quanto è stato prodotto nel corso proprio mandato. Vediamo cosa farà la maggioranza di fronte a questa proposta volta alla trasparenza.


Fabiana Dadone
Cittadino portavoce M5S
Camera dei Deputati