18 aprile 2014

[VIDEO] Giuseppe D'Ambrosio: Vendola, cosa farà con Grotteline?


L’estate scorsa i carabinieri del Noe, su disposizione della procura di Bari, hanno sequestrato i pozzi  situati in prossimità delle vasche di soccorso di contrada Martucci a Conversano nei quali tramite analisi sono stati rilevati livelli di contaminazione di ferro, manganese e piombo superiori alla soglia consentita, che hanno dato luogo ad un “concreto ed attuale pericolo di contaminazione delle falde acquifere e dei terreni coltivati che ivi insistono”. Secondo gli investigatori, la discarica non sarebbe nelle condizioni di poter entrare in funzione poiché così com'è inquinerebbe; infatti secondo i rilievi effettuati dal perito del giudice lo strato di argilla che dovrebbe isolare l’impianto non coincide con la situazione dichiarata né a quella che la legge prevede.

Si apre dunque in regione la ricerca di soluzioni alternative per far fronte all’emergenza rifiuti ormai altamente probabile ed imminente. Ed è qui che si inserisce il piano B della regione, qualora le vasche sequestrate non avessero il via libera dalla Procura: nel Piano Regionale dei Rifiuti approvato spunta la discarica di Grottelline. Una discarica pensata al servizio di un paese, poi per il Bacino Ba/4 (200mila persone) e che ora si vorrebbe a servizio della Regione.

Nel frattempo Provincia e Regione continuano un braccio di ferro sulla questione dell’accorpamento delle ATO come soluzione all’emergenza, il nostro “Smemorato di Terlizzi”, al secolo Nichi Vendola, non ricorda la località Grotteline. Eppure già dal nome avrebbe dovuto capire: è la parola stessa ad evocare qualche problematica geomorfologica. Insomma, Presidé, se si chiama Grotteline forse ci sono le grotte.

Eppure pare strano come uno possa dimenticare un posto in cui ha finanziato la campagna di scavi condotta dall’Università di Pisa nel 2005, che ha portato alla scoperta del sito neolitico, per poi ricordarsi improvvisamente del luogo come punto per la localizzazione di una discarica.

Una infinità di documentazioni  portate all’attenzione della Regione che attestano le criticità del sito e la sua valenza vengono sistematicamente ignorate. A Grotteline vi è un’area neolitica, una chiesa rupestre, è l’habitat del falco lanario, una zona di incredibile valenza paesaggistica e soggetta a notevoli criticità idrogeologiche, idrauliche e geomorfologiche. Quale mente ragionevole può anche solo pensare di fare di questo paradiso una discarica?

In due legislature la Sinistra Ecologica di Mr. Smemorato non ha saputo dare alla Puglia una nuova progettualità ambientale, innovativa rispetto al passato e le conseguenze di questa politica schiava di interessi balordi la si vede a Taranto e la si vedrà a Grottelline. 
Per fortuna grazie ai cittadini, agli attivisti locali e al nostro portavoce Giuseppe D’Ambrosio si sono accesi i riflettori su questa assurda scelta che speriamo porti la scelta degli attuali legislatori a scelte più responsabili e meno lobbistiche.

Il Movimento 5 Stelle segue una politica diversa, fatta di scelte coraggiose, di buonsenso. Consideriamo il rifiuto una risorsa e non un problema. Ci sono tante alternative alla realizzazione di un’altra gigantesca discarica: incentivi seri ai Comuni che decidono di realizzare la raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale, centri di riciclaggio e trattamento rifiuti, l’adozione di un piano regionale dei rifiuti serio in cui si punti ai Rifiuti Zero. Le idee non mancano, la volontà, l'onestà e la credibilità per attuarle neanche. 

Ci vediamo in Consiglio regionale. Manca poco. Sarà un piacere.