6 maggio 2014

[Europee 2014] 7 Punti per l'Europa: 7) Abolizione del Pareggio di Bilancio

Il 2 Marzo del 2012 gli Stati membri dell’UE hanno approvato il “Patto di bilancio europeo” nel quale è fissato, tra altri parametri di finanza pubblica, anche il vincolo del pareggio di bilancioNell'Aprile 2012 il Parlamento italiano ha introdotto il pareggio di bilancio in Costituzione. La norma è stata approvata da PD, PDL, UDC e Lega Nord al secondo giro di votazioni, evitando quindi il ricorso al referendum costituzionale.



Il pareggio di bilancio consiste in un “pareggio” tra entrate e spese pubbliche. Molti Nobel come Kennet Arrow, Eric Maskin, Paul Krugman si sono detti contrari all'inserimento del pareggio di bilancio nelle costituzioni degli stati perché nei momenti di difficoltà come quelli che stiamo vivendo il gettito fiscale diminuisce e aumentano alcune spese, tra cui ad esempio i sussidi di disoccupazione.

Il raggiungimento del pareggio di bilancio comporta necessariamente grossi tagli alla spesa pubblica (tagli a sanità, istruzione, innovazione, welfare, ecc) e un notevole aumento della pressione fiscale: tutti provvedimenti che danneggerebbero una ripresa economica già di per sé debole.

Senza questo vincolo lo stato avrebbe più libertà di spesa e investimento, una libertà indispensabile in momenti di crisi come questi.

Il Movimento 5 Stelle vuole abolire tale pareggio consentendo allo Stato più libertà nelle scelte (reddito di cittadinanza, abolizione IRAP, taglio IRPEF, ecc) da adottare per l'utilizzo della spesa pubblica senza sottostare ad un aumento della tassazione per la copertura di ogni provvedimento.