20 novembre 2014

Alcune precisazioni sul caso Diaferio

Ribadiamo alcuni concetti sulla vicenda del cittadino italiano di origini margheritane Salvatore Diaferio, morto un paio di mesi fa in Messico al termine di una vicenda semplicemente vergognosa.

Il Movimento 5 Stelle si è occupato della questione con gli interventi di Giuseppe D’Ambrosio, di Alessandro Di Battista ed Emanuele Scagliusi, solo dopo aver appreso la notizia della morte del signor Diaferio, avvenuta in Messico. Una volta appreso del decesso, i parenti residenti in Italia non hanno dato alcun riscontro positivo al rimpatrio della salma e questa è una prerogativa che spettava solo a loro.

Salvatore Diaferio rischiava di finire in una fossa comune, a causa del mancato interesse riscontrato e dal silenzio generale sulla vicenda. Solo grazie alla nostra azione di pressione, grazie anche ad alcune realtà associative, il signor Diaferio è stato sepolto come qualsiasi altro cittadino e non in una fossa comune.

Non è una vittoria (anzi) ma la semplice evidenza di una vicenda incedente. 
Lo Stato Italiano non aveva 350 euro per Salvatore quando era vivo e chiedeva di tornare in Italia, mentre 4 anni fa il Console messicano si era precipitato nello stesso aeroporto per comprare 4000 euro di benzina pagati con i soldi dei cittadini per l'aereo dell’on. Prestigiacomo, rimasto a secco.

Sia chiaro, stiamo parlando di una vicenda vergognosa. Stiamo parlando del fatto che la dignità di un cittadino italiano è stata calpestata e del fatto che siamo riusciti ALMENO a non farlo finire in una fossa comune.

Desta sconcerto il comportamento delle istituzioni su questa vicenda, ma fanno schifo i commenti di quei cittadini che si sono lamentati con i portavoce 5 stelle in Parlamento, per non aver tirato fuori di tasca propria i 350 euro necessari.

Basterebbe leggere, informarsi e poi, magari, tacere.

Non c’è cura all’ipocrisia.