26 novembre 2014

Il Movimento 5 Stelle e gli altri partiti

Il Movimento 5 Stelle ha rinunciato a 42 milioni di euro di finanziamento pubblico ai partiti, cosa che i cittadini avevano sancito già con un referendum. Che hanno fatto gli altri partiti? Hanno preso i vostri soldi e li hanno investiti in immobili, gioielli e partecipazioni azionarie.

Il Movimento 5 Stelle utilizza la quota minima per il funzionamento dei gruppi parlamentari, ha assunto alcuni dipendenti con una selezione pubblica e molti parlamentari hanno assunto in maniera trasparente i propri dipendenti. Gli altri partiti hanno creato gli Allegati A e B dai quali attingere, ad ogni legislatura, una quota di dipendenti in maniera forzata, con un misto fra ottimi tecnici e gente paracadutata dalla politica. Chiunque non si adegui perde i finanziamenti per assumere tecnici e legislativi che studiano leggi ed emendamenti importanti per bloccare porcherie come lo Sblocca Italia e il DL Imu-Bankitalia.

I parlamentari del Movimento 5 Stelle si dimezzano lo stipendio. I parlamentari degli altri partiti no, anzi, finanziano in maniera aggiuntiva il proprio partito, le proprie sezioni e chissà che altro.

I parlamentari del Movimento 5 Stelle rendicontano ogni spesa dei rimborsi. I politici degli altri partiti mettono a rendiconto vibratori, mutande verdi, cioccolata, spese dentistiche.

I parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno restituito finora oltre 10 milioni di euro dei loro stipendi, destinandoli ad un Fondo per le Piccole e Medie Imprese, gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico, per non essere accusati di fare marchette a fini elettorali. I parlamentari degli altri partiti hanno ricevuto finanziamenti dalle imprese o dalle lobbies per portare avanti le loro campagne elettorali, e chissà, magari anche per votare in un certo modo su alcuni provvedimenti.

I parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno imposto un tetto di stipendio alle assunzioni del gruppo parlamentare. I politici degli altri partiti hanno assunto le proprie segretarie con prestazioni sessuali o hanno eletto in consiglio regionale gente condannata in appello per favoreggiamento.

I parlamentari del Movimento 5 Stelle che fanno parte dell’Ufficio di Presidenza di Camera e Senato, che fanno parte del collegio dei questori del Senato, che sono presidenti o vicepresidenti di commissione hanno rinunciato all’auto blu, a due autisti di servizio, oltre ad una ulteriore integrazione del proprio stipendio di 2700 euro al mese. I parlamentari degli altri partiti, con l’auto blu vanno all’IKEA, vanno a fare la spesa, o utilizzano mezzi pubblici d’emergenza per arrivare prima alle trasmissioni televisive.

I parlamentari del Movimento 5 Stelle rendicontano ogni spesa, in maniera trasparente, su un sito internet autonomo, www.tirendiconto.it. I politici di altri partiti si riuniscono segretamente, come un’unità di crisi, per decidere come comportarsi sulle inchieste della magistratura sui rimborsi elettorali.

Cari amici degli altri partiti, l’ipocrisia, la disonestà intellettuale, la falsità, non ha alcuna giustificazione, soprattutto se mai motivata davanti ai cittadini, ad un banchetto, in una piazza, ad un convegno o in Parlamento. Visto che questo coraggio non c’è, prima di parlare del Movimento 5 Stelle sciacquatevi la bocca!