13 novembre 2014

[VIDEO] Trasformare l'ospedale di Andria in un presidio di secondo livello per 1 milione di abitanti



La storia della serie di lavori di adeguamento dell'ospedale di Andria è una storia lunga: dagli anni '50 sono stati molteplici gli interventi e le rimodulazioni sulla struttura sanitaria pubblica. "Ancora oggi il nostro ospedale risulta inadeguato, a causa della barriera rappresentata dalla ferrovia con il suo passaggio a livello che chiude anche 55 volte al giorno, per l'intenso traffico di veicoli che interessano le strade attorno all'ospedale e anche per altre situazioni, come quella dell'obitorio che si affaccia direttamente sulla pubblica strada".

Afferma Francesco Inchingolo, attivista del Movimento 5 Stelle di Andria, il quale osserva: "Sarebbe stato molto più semplice in epoche passate pensare ad un nuovo ospedale ad Andria, eppure se ne parla ancora oggi. Nuovo ospedale che dovrebbe soddisfare un criterio di emergenza/urgenza, ma quale emergenza? Perché c'è la neurochirurgia, la cardiologia con l'interventistica emodinamica. L'otorino è stato trasferito a Barletta. Dell'oculistica non se ne conosce il futuro. La chirurgia plastica è ridotta all'osso, mentre la stroke unit e l'eliporto sono stati trasferiti a Barletta. Alla luce di quello che saranno gli sviluppi interiori, è necessario ricordare che nell'agosto 2014 è nato un regolamento per degli standard qualitativi per l'organizzazione dei presidi ospedalieri. Sono stati individuati i "presidi di base" che servono un bacino d'utenza di 80.000 abitanti, presidi ospedalieri di primo livello con un bacino di utenza di 150.000 - 300.000 abitanti e ospedali di secondo livello per un bacino di utenza da 600.000 a un milione e duecentomila abitanti. L'ipotesi è questa: o ci accontentiamo di un ospedale di base con alcuni reparti e un presidio ospedaliero di Barletta potenziano a primo livello, oppure dovremmo considerare l'ipotesi di un ospedale di Andria di secondo livello, assicurando un grosso bacino di utenza da Molfetta a Cerignola.

Noi come Movimento 5 Stelle stiamo cercando di salvare la sanità pubblica, lo dimostrano diverse le interrogazioni e gli interventi del nostro portavoce alla Camera dei Deputati, Giuseppe D'Ambrosio, interrogazioni che non hanno ricevuto alcuna risposta dalla Regione Puglia. "L'idea di trasformare il nostro ospedale in un presidio di secondo livello è forse l'unica strada percorribile per salvare la nostra struttura, ma per farlo servirà un impegno congiunto di tutte le forze politiche".

Fonte: videoandria.tv