25 novembre 2014

[VIDEO] Carcere mandamentale: falsa partenza o falsa promessa?

(*** Questo servizio di Amica9 risale al 5 ottobre 2011 ***)

Come aveva annunciato nel primo atto della sua campagna elettorale del 2010, il nostro sindaco Nicola Giorgino ha voluto iniziare dal quartiere di Santa Maria Vetere. Promessa #1: dare un futuro al vecchio carcere mandamentale della zona. Con squilli di tromba, ai primi consigli di Giunta e Comunali vengono deliberate le prime decisioni. Ma andiamo con ordine e ricostruiamo bene la storia.

Nell'ambito del programma degli interventi da realizzare nel settore delle opere di “recupero alloggi E.R.P. di proprietà comunale”, con Deliberazione della Giunta Regionale del 27.12.1996 fu assegnato in favore del Comune di Andria il finanziamento di 2,6 miliardi di lire (pari a € 1,3 milioni circa) per il recupero dell’ex Carcere Mandamentale, che con Deliberazione di Giunta Comunale del 24/09/1999, fu approvato nel suo progetto esecutivo, con i lavori aggiudicati successivamente all’impresa Edilizia Cafagna & C. s.r.l. di Trani, come testimonia la Determinazione Dirigenziale del 06/03/2000.

I lavori ebbero vita breve: infatti in data 05.03.2001 fu redatto il verbale di sospensione dei lavori per la redazione di una perizia di variante e suppletiva. Da quel momento i lavori non sono stati più ripresi.

Il Comune scelse di adire le vie legali per la risoluzione del contratto sottoscritto con la ditta Cafagna (liquidata nel 2010 con più di 400 mila euro) e ritenne di dover dare corso all’attività procedurale necessaria per la riattivazione e prosecuzione dei lavori. E` stato necessario ed opportuno sottoporre la struttura a una valutazione della vulnerabilità sismica nel 2008, visto che il progetto, risalente al 1998, si rifaceva per l’aspetto sismico alle norme allora vigenti. Quindi nel 2010 è stato rivisitato il progetto di recupero dell’ex Carcere Mandamentale, per essere poi affidato all’Ing. Nicola Fortugno, con l’incarico per la progettazione definitiva dei lavori per adibire la struttura ad alloggi.

L' Ing. Fortugno, recependo le progettualità già eseguite ed approvate, alla luce delle intervenute disposizioni normative e tecniche in materia di lavori pubblici, e quindi per effetto degli aggiornamenti in aumento dei listini regionali delle opere pubbliche, ha rimodulato il quadro economico del progetto definitivo rivisitato, per un importo progettuale complessivo di 2,35 milioni di euro. Per far fronte all’incremento di spesa di circa 1 milione di euro, il Comune ha richiesto alla Regione un contributo aggiuntivo di 700mila euro, accolto, assieme alla riconferma del finanziamento di 1,3 milioni, concesso dieci anni prima. Il Comune di Andria ha trasmesso all’I.A.C.P. il Progetto Definitivo che a fine 2011 ha espresso parere favorevole.

Per la restante copertura finanziaria il Comune aveva contratto un mutuo con Cassa Depositi e Prestiti di 300mila euro, con la delibera di Consiglio del 13 dicembre 2011 sottolineando l'immediata esecutività dei provvedimenti. Ciò farebbe pensare a qualcosa di immediato. Il 22 luglio 2013 viene pubblicato il bando di gara per l’assegnazione dei lavori con data ultima di consegna offerte il 25 settembre 2013.

Ma succede qualcosa di strano: infatti il 22 ottobre dello stesso anno viene pubblicato un avviso sul sito del comune dove si comunica che la seduta di gara fissata per oggi, per quello stesso giorno è stata rinviata a data da destinarsi. Non ci è dato, però, sapere quando e a più di un anno da quella data il silenzio più assoluto si è abbattuto su quel tipo di edificio, come su tutta la zona di Santa Maria Vetere. L’ex carcere si presenta oggi nello stesso stato in cui si vede nel video di Amica9 da noi proposto e dopo le tante segnalazioni del comitato di quartiere lo scorso 24 ottobre il Comune si deciso a ripulire lo stabile dai rifiuti che col tempo si erano accumulati all'interno, ma dei lavori non se ne parla.

Il nostro caro Sindaco non aveva detto che sarebbe partito da lì?
Anche questa volta sembra una “falsa partenza”, ma visto che siamo a fine consiliatura diciamo pure che possiamo parlare di una “falsa promessa”.