12 marzo 2015

Facciamo chiarezza sul Consiglio Comunale del 10 Marzo 2015

Dopo un lungo percorso di 11 mesi, ieri in consiglio comunale si è discussa la prima delle nostre 3 deliberazioni di iniziativa popolare riguardante la Verifica degli inadempimenti della Sangalli, molti dei quali assolutamente evidenti (e non eventuali).
Nella discussione di ieri avremmo voluto sapere perché, tra le tante altre cose, all’interno del contratto sono previsti dei codici identificativi (codici a barre o trasponder) per la frazione indifferenziata mentre, allo stato attuale, questi non sono stati mai distribuiti e associati alle utenze (ricordiamo che quest’amministrazione ha saltato il periodo di start-up di 3 mesi che avrebbe permesso proprio l’operazione di abbinamento codici-utenze creando la cosiddetta anagrafica delle utenze con dei veri e propri database).

Invece, abbiamo assistito a discussioni di alcuni consiglieri del tutto secondarie al tema (si andava dal piano regionale dei rifiuti alle motivazioni per cui i codici porterebbero a “bruciare i rifiuti in casa”), nonostante l’argomento in oggetto fosse un altro.

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Per contratto è prevista la distribuzione, ad ogni famiglia, di cassonetti per il secco residuo (indifferenziato) con annesso Transponder. Cos'è e a cosa serve un Transponder?
Da 2 anni e mezzo siamo ancora fermi e sembra che tutto vada bene secondo il solito ritornello del 65% di raccolta differenziata raggiunta.

Ricordiamo che il Comune di Monza, al centro di una vicenda giudiziaria simile ma con sentenza di 1° grado e sempre con la Sangalli, ha adottato provvedimenti per una verifica di congruità del servizio (ex tunc, cit. sindaco Giorgino), ottenendo uno sconto di 5,6 milioni di euro dalla TARI.
Ad Andria, chissà perché, questa operazione non è stata ancora fatta e si preferisce aggirare la discussione.

Senza considerare che la mancata installazione dei codici identificativi farebbe cadere la grande premessa della tariffa puntuale, argomento rimandato al prossimo consiglio.
E, ancora, senza considerare che una raccolta differenziata “spinta” con l’attuale contratto sarebbe un suicidio economico, in quanto è prevista una premialità dello 0,3% del canone per ogni punto percentuale oltre il 65% di differenziata solo per la Sangalli!

Tornando al Consiglio, ieri l’Amministrazione, basandosi su “un approfondimento” verbale dell’ing. Di Bari (responsabile Aro BT), ha emendato la nostra proposta eliminando la verifica della presenza dei 42500 trasponder e delle 330 campane di vetro previste da contratto.

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B4 - Mezzi ed attrezzature [PDF]

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Sottolineati in rosso i punti cancellati dall'Amministrazione con un emendamento.

Ci chiediamo: come può, un parere verbale senza parere tecnico scritto, valere più di un contratto?
Chi ha deciso di sostituire i cassonetti con annesso transponder (per l’identificazione a scopo premialità o penalità) per ogni nucleo familiare con le buste a perdere del secco? In quale sede? Con quale atto?

Inoltre, per la raccolta del vetro tramite le campane, evidenziamo che l’annunciato porta a porta che partirà a giugno tramite un finanziamento europeo (come detto ieri dal sindaco) non giustifica il mancato posizionamento delle campane e il mancato servizio del relativo personale per 2 anni e mezzo di contratto.
Questi soldi, pagati dai cittadini e incassati dall’azienda, sono stati quantificati con un atto scritto? Come? Ci piacerebbe leggere il parere scritto.

Cari andriesi, questa amministrazione non ha la volontà di far rispettare il contratto, tantomeno di volerlo rivedere per premiare i cittadini virtuosi. L’unico modo per farlo è votare il Movimento 5 Stelle Andria.

#voltiamopagina

Testi originari: link
Emendamenti: link